Conclusa la prima fase di formazione sulle nuove disposizioni per il trasporto di merci pericolose
La comunità dei porti di sistema della Sardegna è pronta ad accogliere gli effetti del nuovo “emendamento 40-20” al codice IMDG (International Maritime Dangerous Goods Code) sul trasporto via mare delle merci pericolose. Dopo l’incontro del 23 maggio scorso ad Olbia, si è concluso ieri a Cagliari il secondo seminario per gli operatori degli scali di sistema organizzato dall’AdSP del Mare di Sardegna, nell’ambito delle più ampie attività del progetto europeo Interreg Italia Francia Marittimo OMD (Osservatorio delle merci pericolose). Due appuntamenti di formazione fondamentali in vista della scadenza del 1° giugno 2022, data in cui l’emendamento al Codice marittimo internazionale diventerà obbligatorio con l’introduzione di alcune novità sul trasporto marittimo delle merci pericolose, sui criteri di classificazione di prodotti ad alto rischio, etichettatura, stivaggio e sulla nuova documentazione che gli spedizionieri saranno chiamati a produrre. Numerosi i rappresentanti del cluster portuale che hanno partecipato ai due appuntamenti per il Nord e per il Sud Sardegna. I seminari tecnico pratici, infatti, si sono rivelati proficui per approfondire le nuove e complesse disposizioni in materia di prevenzione della salute, in particolare nella fase di manipolazione e movimentazione del carico che dovrà essere ben regolamentata attraverso apposita scheda redatta dalla ditta produttrice; documentazione, questa, che riguarderà, nello specifico, la nuova classificazione di alcune tipologie merceologiche (rifiuti clinici, inquinanti marini, materiali radioattivi ecc…) e che accompagnerà la spedizione fino a destinazione, consentendo alle compagnie di navigazione di valutare l’accettazione o meno del carico e, in caso affermativo, di individuare il personale formato in materia. Le due giornate organizzate dall’AdSP sono una parte del più ampio ventaglio di iniziative previste dal Progetto OMD, il cui obiettivo principale è quello di realizzare un vero e proprio osservatorio transfrontaliero di partenariato sulla sicurezza in mare (sono partner progettuali la Regione Liguria, Toulon Var Technologies, l’Università degli studi di Genova, la Camera di Commercio del Var, l’Università degli studi di Cagliari e le Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale e del Mare di Sardegna) e l’integrazione di tutte le novità introdotte dai progetti del cluster Interreg (ISIDE, Alacres 2, SINAPSI e LOSE +)rivolti alla gestione dei rischi in ambiente portuale e al miglioramento della sicurezza marittima. “Siamo particolarmente soddisfatti della risposta del cluster marittimo del Nord e del Sud Sardegna ai seminari previsti dal progetto OMD sul trasporto in mare delle merci pericolose – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Proprio su tematiche così delicate ed attuali, nelle quali la sicurezza in mare, in banchina e la salute dei lavoratori sono in primo piano, la formazione riveste un ruolo strategico e di impulso per il funzionamento ordinato ed efficiente dei porti”. L’attività di sensibilizzazione sul tema proseguirà il prossimo 23 giugno, con un seminario on line sulle merci pericolose indirizzato agli stakeholder dell’area di cooperazione e agli studenti universitari.