Il Consiglio dei Ministri approva la riedizione dell’autorizzazione paesaggistica del Porto Canale
Il processo di riedizione dell’autorizzazione paesaggistica del Porto Canale di Cagliari, con relative opere di mitigazione e compensazione, diventa definitivamente efficace. È quanto stabilito, nella tarda notte di ieri, dal Consiglio dei Ministri (ai sensi dell’articolo 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241) che ha rigettato l’opposizione, formulata dalla Ministero dei Beni Culturali, contro il decreto dell’AdSP del Mare di Sardegna del 31 maggio 2019 che recepisce e adotta le determinazioni della Conferenza di Servizi del 27 maggio. Una decisione, quella del CdM, che attribuisce nuovo impulso alla sfida per il rilancio del Porto Canale e la conseguente riconversione del porto storico, congelata, nel 2000, dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha ordinato l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica. Procede, dunque, lo sblocco degli interventi infrastrutturali finalizzati al pieno funzionamento dell’intero compendio che verrà destinato, nell’avamporto Est, a distretto della cantieristica navale e, sul versante opposto, al traffico di navi Ro-Ro, liberando così il molo Sabaudo dal traffico commerciale. Progetto che consentirà il tanto atteso rilancio dell’intero sistema portuale cagliaritano e una nuova, e più che mai necessaria, stagione per l’occupazione. Infrastrutturazione alla quale si aggiunge, in compensazione, una serie di opere che l’AdSP ha proposto per rendere fruibili alla cittadinanza alcuni spazi di pregio che circondano lo scalo. Tra queste, la realizzazione del parco della chiesa di S. Efisio nell’avamporto Est, che verrà collegato al villaggio dei pescatori con un percorso ciclo – pedonale; la sistemazione a verde e la realizzazione di percorsi di accesso allo stesso avamporto sui quali verranno individuate delle aree per attività ricettive e professionali di servizio per la nautica. Ma anche altri due percorsi ciclo-pedonale nella diga foranea di levante ed in quella dell’avamporto ovest, nuove aree verdi ed una fascia di mitigazione della parte occidentale del porto. Oltre 130 i milioni di euro che potranno essere svincolati ed investiti alla luce dello sblocco deliberato dal Consiglio dei Ministri: 95 per il banchinamento e la realizzazione del Terminal per navi Ro-Ro (per il quale è stato aggiudicato nei giorni scorsi l’incarico per l’adeguamento della progettazione definitiva); 27 milioni e 500 mila circa per il secondo lotto del distretto della nautica, sul quale è in corso l’apertura delle offerte pervenute all’AdSP a seguito del bando indetto il 15 giugno scorso; circa un milione di euro per le opere di mitigazione e compensazione. “Quanto stabilito ieri notte dal Consiglio dei Ministri – dice Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – rappresenta un risultato fondamentale per il porto di Cagliari e conferma tutte le nostre ragioni su una questione che, per 20 lunghi anni, ha generato incertezze ed enormi ritardi sullo sviluppo della portualità. Nel mese di maggio del 2019, avevamo sbloccato l’impasse con una Conferenza di Servizi che si era chiusa positivamente, i cui esiti erano stati paralizzati, per altri, 14 mesi, da un’opposizione del Mibact. Il supremo organo dell’Esecutivo, dopo una saggia valutazione comparativa tra la tutela paesaggistica di un’area già in parte infrastrutturata e lo sviluppo economico e sociale dell’Isola, ha finalmente preso posizione a favore del secondo, ponendo un punto fermo sulla vicenda e restituendo chiarezza e, soprattutto, fiducia in un momento estremamente delicato per l’Italia. Un esito positivo, questo, al quale ha sicuramente contribuito il corale impegno di tutti i soggetti istituzionali che si sono voluti spendere a sostegno del futuro del Porto Canale, tra i quali, in particolare, il Comune del capoluogo, nella persona del Sindaco Paolo Truzzu, che ha da ultimo portato avanti un forte e decisivo pressing sulla Presidenza del Consiglio dei Ministri per il raggiungimento dell’obiettivo. Alla luce di ciò, per dare seguito all’importante decisione, il mio auspicio è che tutti i soggetti coinvolti, tutti importanti pezzi dell’amministrazione statale, possano già da oggi collaborare nella più leale sinergia per dare attuazione a progetti che, mai come oggi, sono necessari per il rilancio dell’economia della Sardegna”.