L’AdSP al Transport Logistic di Monaco per il rilancio dei traffici in Sardegna
È un Sistema portuale Sardegna dagli ampi margini di sviluppo commerciale, quello in vetrina alla Transport Logistic di Monaco, fiera mondiale dedicata al trasporto merci su gomma, ferro, via acqua e aria, alla mobilità e alle tecnologie per l’informazione. Dal 4 al 6 giugno, all’interno del padiglione della portualità italiana coordinato da Assoporti, l’AdSP del Mare di Sardegna – rappresentata dal Presidente Massimo Deiana e dalla Responsabile Marketing, Valeria Mangiarotti – ha promosso, a livello internazionale e tra circa 2300 espositori, gli scali isolani di competenza, con particolare attenzione al delicato settore della logistica. Numerosi gli incontri in agenda con gli operatori del mercato, molti dei quali asiatici, e con aziende alla ricerca di possibili collegamenti via mare con l’Isola per l’avvio di nuovi scambi commerciali ed investimenti. Ma anche attività seminariali rivolte a gruppi armatoriali e addetti dell’import ed export per spiegare – titolo della giornata di studio di mercoledì 5 maggio – il “perché investire nei porti e negli interporti d’Italia, un hub naturale al centro del Mediterraneo”. Soprattutto, come ha evidenziato nella sua relazione il presidente dell’AdSP sarda in rappresentanza del sistema portuale italiano, dell’opportunità di scommettere sugli scali del Paese e della Sardegna sfruttando i vantaggi fiscali che deriveranno dall’attivazione delle Zone Economiche Speciali. Uno stimolo al mercato sul quale l’AdSP ha scommesso in modo particolare nel corso di questo appuntamento con la biennale della logistica, a margine della quale non sono mancati anche gli incontri con gli armatori dello shipping italiano e con i terminalisti. “Il primo appuntamento dell’AdSP al Transport Logistic di Monaco si è rivelato decisamente proficuo – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna – Oltre agli incontri di business, molti dei quali esplorativi e mirati alla conoscenza della nostra offerta in termini di collegamenti marittimi, spazi portuali, e vantaggi fiscali, abbiamo potuto allargare l’orizzonte di ricerca a nuove partnership commerciali verso l’Oriente. Ci sono ampi margini di manovra per il futuro dei nostri porti, poiché la Sardegna deve ancora essere completamente scoperta dai principali player del settore della logistica e da potenziali investitori. Sono certo che ci sia un enorme potenziale inespresso che, forte dell’eccellenza dei nostri scali marittimi, potremo ampiamente sfruttare per l’attivazione di nuovi traffici, attività commerciali dentro e fuori dalle nostre aree portuali o in regime fiscale agevolato, e rilanciare, in particolare, il transhipment nel Porto Canale di Cagliari”.