Telecamere e collaborazione con le Forze dell’Ordine contro i raid vandalici al porto
Un sistema di videosorveglianza efficiente e la stretta collaborazione tra AdSP e Forze dell’Ordine ha consentito l’identificazione di alcuni dei responsabili dei raid vandalici nel lungomare del porto di Cagliari. Come ha riportato l’Unione Sarda mercoledì 31 ottobre, in un articolo dal titolo “Raid al porto: pagano i genitori – Tre minorenni identificati grazie alle telecamere di sicurezza”, grazie alle telecamere installate nell’area portuale è stato possibile risalire agli autori della distruzione, avvenuta sabato 27, di una panchina in legno sul waterfront.
Episodio, questo, che si aggiunge ad una lunga serie di atti di vandalismo, da parte di alcuni avventori del lungomare durante il sabato sera, a carico degli arredi sistemati dall’Autorità di Sistema Portuale e delle imbarcazioni ormeggiati nella darsena. Eventi – ai quali si aggiunge l’abbandono consistente di rifiuti (per i quali sono stati recentemente installati dei cestini) – contro i quali l’Ente ha già preso le adeguate contromisure, rafforzando la presenza di telecamere di videosorveglianza ed intensificando lo scambio di informazioni con le forze dell’ordine. Sinergia che, come ha riportato il quotidiano sardo, ha permesso l’identificazione di alcuni minorenni e l’affido degli stessi ai genitori che dovranno sostenere le spese per il ripristino degli arredi danneggiati.
“Abbiamo segnalato più volte questa situazione alle forze dell’ordine e stiamo lavorando in sinergia. Non vorremmo dover chiudere, di notte, il porto per colpa di pochi incivili – ha ricordato il presidente dell’Autorità portuale, Massimo Deiana, nell’articolo dell’Unione – Sono numerose le lamentele che riceviamo dai diportisti per gli schiamazzi. Come Autorità di Sistema Portuale ci occupiamo della pulizia delle nostre aree, i concessionari delle loro. Ma ci facciamo anche carico delle spese per aggiustare le panchine distrutte e per sistemare gli altri oggetti d’arredo danneggiati”.