L’AdSP nel Board di MedCruise
La Sardegna ritorna ai vertici dell’associazione mediterranea dei porti crocieristici. E lo fa, anche questa volta, con una donna. Da ieri, Valeria Mangiarotti, responsabile del Marketing dei porti dell’AdSP del Mare di Sardegna, già vicepresidente dell’Associazione e recentemente delegata all’ambiente nell’European Sea Ports Organization, è ufficialmente membro del Board di MedCruise.
Una tornata elettorale entusiasmante per gli scali italiani che, per la prima volta, nel corso della 51ma Assemblea Generale a Tolone, piazzano tre donne in rappresentanza del nuovo sistema integrato nato dalla riforma della portualità del 2016.
Mangiarotti per la Sardegna, ma anche Laura Cimaglia dell’AdSP del Mare Adriatico Meridionale (small ports), con incarico specifico alla Vicepresidenza, e Cristina De Gregori dell’ Autorità Sistema Portuale Mar Ligure Occidentale (big ports, così come per l’AdSP sarda), lavoreranno insieme alla nuova squadra guidata da Airam Diaz Pastor, responsabile del porto di Tenerife e neo presidente di MedCruise.
Un’associazione fondata a Roma nel 1996, con all’attivo oltre 120 membri associati in rappresentanza di 80 portualità del Mediterraneo, Mar Nero, Mar Rosso e vicino Atlantico, da anni impegnata nella promozione degli scali europei e nella costruzione di sinergie e scambio di know-how.
“E’ un risultato importantissimo per la portualità sarda – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP – Da oggi abbiamo un nostro rappresentante nella più grande associazione di porti, una comunità che esprime la seconda più grande area di mercato nel mondo delle crociere. L’elezione dell’Avv. Mangiarotti, oltre ad essere un riconoscimento per l’impegno finora svolto, rappresenta l’esempio di come la strategia tra porti possa offrire importanti risultati per la crescita della Sardegna nel crocierismo, ma, soprattutto, di come la portualità italiana, nell’ottica di quella forte sinergia e collaborazione che ben rappresenta lo spirito della riforma, riesca ad affermarsi con determinazione ed avere voce decisa nelle future strategie anche a livello internazionale”.