Nel focus SRM 2024 i porti sardi sempre più centrali per l’economia marittima dell’Isola
Un valore strategico sempre più forte quello dell’economia marittima della Sardegna, con i porti di Sistema che rappresentano un grande volano per la proiezione internazionale delle imprese del territorio per le quali 15 miliardi di euro, cioè il 91% dell’import-export, viaggia via mare. È, in sintesi, il risultato del nuovo focus, presentato oggi, in anteprima, al Molo Ichnusa di Cagliari, intitolato “L’Economia del mare, volano di sviluppo per gli investimenti sul territorio”. Inserito nel più articolato Rapporto sull’Economia del Mare, curato da SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno di Intesa Sanpaolo, il documento restituisce una fotografia della Sardegna, il cui valore aggiunto generato dal totale dei settori connessi all’economia del Mare è pari a 2,4 miliardi di euro (oltre il 7% del valore aggiunto totale della regione) e vanta la presenza di quasi 2.700 imprese della filiera logistico-portuale. I porti sono un grande volano per la proiezione internazionale delle imprese del territorio: 15 miliardi di euro, cioè il 91% dell’import-export della Sardegna viaggiano via mare. In tale scenario, i porti del Sistema rappresentano il 9% del totale nazionale sia per tonnellate di merci sia per passeggeri. Se il 2023 ha risentito della situazione geopolitica per il segmento commerciale (41 milioni di tonnellate pari a -6,7%), il primo semestre del 2024 ha confermato una grande capacità di reazione con 21,2 milioni di tonnellate di merci gestite, pari a +6,2%. Numeri record per il traffico passeggeri nel 2023 con 6,6 milioni (+10,2%), di cui 434 mila croceristi. I primi 6 mesi del 2024 registrano il miglior risultato di sempre con 2,3 milioni di passeggeri (+10%). Lo scalo di Cagliari è il principale porto commerciale della Sardegna con 29,1 milioni di tonnellate nel 2023 e hub italiano dell’energia: secondo porto per movimentazione di rinfuse liquide. Cagliari è anche il primo porto crocieristico dell’isola con 334 mila passeggeri nel 2023 e ancora un +76,5% nei primi 6 mesi del 2024. Di valore strategico per Cagliari anche il traffico Ro-Ro vale a dire navi che trasportano TIR e Rotabili (+11,6% nei primi 6 mesi del 2024) e il primo semestre segna una ripresa importante anche per i container (+63,2%); rinfuse liquide +11,6%. Olbia è il principale porto della regione per numero passeggeri con 3,6 milioni nel 2023 (+16%) e per traffico Ro-Ro con 6,2 milioni di tonnellate (+5,3%). In ambito di sostenibilità, la Sardegna si candida a diventare hub nel Mediterraneo Sud-Occidentale per il bunkeraggio (rifornimento di carburante) sostenibile, con il rifornimento del GNL (Gas Naturale Liquefatto) alle navi. A tal fine, dal 2022 è operativo un impianto di stoccaggio, rigassificazione e distribuzione di GNL nel porto di Oristano e sono in fase progettuale altri depositi nell’isola e un terminal di rigassificazione a Porto Torres. L’obiettivo strategico è di intercettare maggiori quote di traffico nel Mediterraneo offrendo opportunità di bunkering per le imprese armatoriali. Il porto di Cagliari può inoltre offrire oltre ai combustibili navali tradizionali anche il nuovo olio combustibile ecologico a bassissimo tenore di zolfo, cosiddetto ultra-low-sulphur marine fuel oil (ULSFO). Il terminal destinato al rifornimento è stato adeguato per consentire alle navi di ormeggiare al di fuori della raffineria di Sarroch per caricare direttamente questo carburante. Significative le risorse stanziate dal Piano Nazionale Complementare per implementare il cold ironing (elettrificazione delle banchine nei porti dell’Autorità di Sistema portuale della Sardegna, pari a 70,5 milioni di euro). Riguardo allo sviluppo infrastrutturale e alla nautica, per accrescere la sua capacità di movimentazione delle merci, il porto sta portando avanti il progetto di “hub multipurpose” nel Porto Canale di Cagliari dedicato a container, traffico commerciale (nuovo terminal Ro-Ro), movimentazione delle rinfuse (infrastrutturazione dell’esistente terminal), cantieristica della nautica da diporto e anche insediamenti industriali in ZES e Zona Franca Doganale interclusa. Sono oltre 1000 le domande presentate in Sardegna per accedere al credito di imposta in ambito ZES. Molti dei settori prioritari della ZES Unica, come ad esempio l’agroalimentare, rientrano nelle vocazioni produttive della Sardegna. Strategico il comparto della nautica da diporto: Sardegna terza regione italiana per numero di posti barca e seconda per posti barca oltre i 24 metri, dopo la Liguria. I lavori sono stati aperti dal saluto del Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana che ha evidenziato come “i dati incoraggianti richiamati nell’ultimo rapporto sull’Economia del Mare sono, senza dubbio, sostenuti dalla conclamata performance eccezionale del Sistema portuale della Sardegna. Gli scali marittimi, con la loro differente vocazione, sospinta da investimenti infrastrutturali che ammontano ad oltre 600 milioni di euro nel quinquennio 2024 – 2029, contribuiscono a generare quella comprovata spinta propulsiva al comparto marittimo regionale e nazionale che SRM ha sempre ben valorizzato nell’ambito dei numerosi focus sul comparto. Il report 2024 suggella, quindi, il completamento di un percorso sistemico portuale lungo quasi 8 anni, nel corso dei quali la governance unica, aperta al confronto con i propri stakeholder e sensibile alle esigenze dei differenti territori, ha saputo aggregare, armonizzare e valorizzare le singole peculiarità dei porti dell’Isola, portandoli ai vertici della classifica nazionale per traffici generati e valore pubblico restituito”. La mattinata ha proseguito con la relazioni di Massimo Deandreis, General Manager di SRM, che ha ricordato come “le analisi di SRM ed i dati di traffico evidenziano un sistema portuale che sta avendo un’importante capacità di reazione al momento complesso che sta vivendo il settore del trasporto marittimo nel Mediterraneo. I porti della Sardegna si stanno distinguendo per una strategia molto spinta verso il potenziamento delle infrastrutture, la sostenibilità e la digitalizzazione, con importanti investimenti in tal senso anche grazie al PNRR. Il territorio, per la sua crescita, deve continuare a puntare in modo deciso sull’economia marittima, un driver che rappresenta oltre il 7% del valore aggiunto regionale prodotto, per un valore di 2,4 miliardi di euro”. A seguire gli interventi di Alessandro Panaro, Economista di SRM, Agostino Deiana e Direttore commerciale imprese della Direzione regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna Intesa Sanpaolo. La seconda parte del seminario è stata dedicata ad una tavola rotonda che ha visto partecipare Costanza Musso, Amministratrice Delegata del Gruppo Grendi, Manuela Murgia, Dirigente Ufficio delle Dogane di Cagliari e Natale Ditel, Segretario Generale Autorità di Sistema portuale del Mare di Sardegna. Quest’ultimo ha evidenziato le performance del Sistema Portuale Sardo, con una crescita sostenuta dei passeggeri, in particolare quelli crocieristici, e una sostanziale tenuta delle merci. In particolare, è stato fatto il punto sui lavori, in largo anticipo sul cronoprogramma, per la realizzazione del nuovo Terminal Ro-Ro del porto Canale, opera da circa 340 milioni di euro, 99 dei quali finanziati dal PNRR, che vedrà la luce entro il 2029.