Conclusa la demolizione dei silos del porto di Cagliari
Credits Consorzio Pangea e Rosso digitale
Alle 17 e 41, con quattro detonazioni consecutive, il porto di Cagliari ha detto definitivamente addio all’ex deposito granaglie di Riva di Ponente. Questo pomeriggio, per conto del Consorzio Pangea, la ditta Deton Srl ha fatto brillare in sequenza le ultime quattro file di sili del fabbricato realizzato negli anni 70 dal Consorzio Agrario della Provincia di Cagliari e dichiarato inagibile dal lontano 2011. Un intervento di estrema precisione, scandito dai brillamenti degli esplosivi alla base dei pilastri ed il contestuale sollevamento dei muri d’acqua – generato da microcariche inserite nei vasconi posizionati lungo la traiettoria di caduta – per il contenimento della propagazione delle polveri. Quarta ed ultima fase di un delicato e complesso processo di abbattimento, quello odierno, iniziato lo scorso 18 marzo e proseguito con altre due volate (rispettivamente il 25 ed il 27 marzo) intervallate da rapidi interventi di demolizione dei detriti e mitigazione ambientale, condotti, sempre per conto della società appaltatrice, dall’impresa Gruppo Fratelli Busia. Poco più di un milione di euro, il costo totale dell’intervento sostenuto dall’AdSP del Mare di Sardegna, che proseguirà, già nei prossimi giorni, con l’intera riqualificazione degli spazi a terra occupati dal manufatto, il ripristino degli asfalti e la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione. Due ettari di superficie che, entro l’estate, rientreranno nella disponibilità dell’Ente per essere posti a servizio dell’operatività portuale. “Con oggi chiudiamo definitivamente un capitolo lungo 10 anni – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – e restituiamo al Molo Rinascita uno spazio fondamentale per il completamento del già avviato progetto di riordino degli spazi portuali ed il potenziamento dei servizi al traffico crocieristico. Un intervento di particolare difficoltà e delicatezza per il quale ringrazio tutto lo staff tecnico e di security dell’AdSP, che ha seguito tutta la fase di progettazione, esecuzione, autorizzazione e sicurezza attorno alle aree di cantiere, ma anche e, soprattutto, ai tecnici delle imprese coinvolte che, nonostante le enormi difficoltà dettate dalle restrizioni sanitarie, hanno condotto e portato egregiamente a termine un intervento finora senza precedenti nel porto di Cagliari”.