Prorogati i termini dell’avviso pubblico per la nuova concessione ex art. 18 al Porto Canale

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Un altro mese e mezzo di tempo per poter formalizzare la richiesta di concessione ex art. 18 per il porto Canale di Cagliari. È quanto deciso dal Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana, con una nota ufficiale pubblicata questa mattina sulla pagina istituzionale dell’Ente. Diverse le motivazioni alla base della scelta. Tra queste, così come riporta il documento, la richiesta di ulteriore documentazione tecnica integrativa da parte di un operatore economico; la necessità di rendere conoscibile alla platea dei potenziali interessati la più completa documentazione relativa al compendio; l’istanza di proroga presentata da uno dei soggetti concorrenti, e la necessità di consentire la più ampia ed informata partecipazione. Non ultima, la difficoltà nella libera circolazione imposta dalla emergenza sanitaria globale di queste ultime settimane, che ha suggerito la previsione di un ulteriore slittamento del termine temporale. Restano invariati i criteri stabiliti nell’avviso presentato alla stampa e pubblicato il 5 dicembre scorso sulla Gazzetta della Repubblica Italiana, Europea, sui principali organi di informazione nazionali e stranieri e sul sito istituzionale dell’Ente. A partire dall’obiettivo principale: assentire in concessione, per lo svolgimento dell’attività di movimentazione dei contenitori, la gestione del compendio costituito da 1.600 metri lineari di banchina (con possibilità di allungamento così come previsto all’interno del Piano regolatore), 16 metri di fondale e quasi 400 mila quadri di piazzale, sul quale sono presenti 6 cabine elettriche, 3 fabbricati destinati ad uffici, mensa, spogliatoi, depositi attrezzature, nonché un Punto di Ispezione Frontaliero. Aree, fabbricati e servizi insieme ai quali, su richiesta dell’aggiudicatario della concessione e previo contratto di locazione o di acquisto dal Consorzio Industriale Provinciale di Cagliari, potrà essere messo a disposizione del concessionario un parco gru e mezzi per la movimentazione. Così come rimarranno immutati i punti cardine del “pacchetto insediativo”: collegamento alla Zona Economica Speciale di oltre 1.600 ettari; Zona Franca Doganale interclusa, vicinanza al servizio di bunkeraggio navale operato dalla Saras; riproposizione di un Contratto di Localizzazione per il sostegno degli investimenti per l’acquisto di nuove attrezzature. La domanda di concessione ex. Art 18 della Legge 84/94 dovrà pervenire all’AdSP del Mare di Sardegna entro le 12.00 del 15 aprile 2020 (la documentazione resta disponibile sul sito web www.adspmaredisardegna.it alla sezione demanio) e sarà pubblicata per 60 giorni. Entro tale termine, anche altri soggetti interessati potranno presentare delle istanze in concorrenza o eventuali osservazioni ed opposizioni alla stessa. In caso di più proposte, sarà cura dell’Ente, con la nomina di apposita commissione, individuare quella più in linea con la vision del bando. Il criterio di valutazione delle istanze sarà basato su una scala di 100 punti totali così suddivisi: 35 punti per il Piano operativo e organizzativo; 35 per il Piano degli Investimenti; 25 per il Piano Occupazionale, con una premialità per il riassorbimento della maggior forza lavoro proveniente dal cessato terminalista. Non ultimo, con 5 punti, il criterio di valutazione sulle azioni di promozione all’internazionalizzazione e diversificazione dell’offerta dello scalo portuale. Invariata la durata del titolo concessorio, che non potrà superare i 50 anni, e l’importo del canone annuale,  pari a poco più di 2 milioni di euro, al quale si aggiunge una parte variabile soggetta a riduzione, in dipendenza dei volumi di traffico che il nuovo terminalista registrerà. “Richieste di integrazioni e di proroga da parte di alcuni operatori interessati, ma anche la necessità di consentire il più ampio accesso ad informazioni e documenti utili agli investimenti, non ultima la delicatissima situazione sanitaria che sta limitando gli spostamenti da e verso l’Italia, ci hanno spinto ad una necessaria proroga dei termini – spiega Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna. Ritengo sia una scelta di buon senso per una partita così importante, soprattutto per consentire al più ampio numero di soggetti interessati di presentare una proposta in linea con tutti gli aspetti previsti nel bando e nelle integrazioni documentali che andremo a fornire. Auspico che, nel frattempo, l’emergenza possa rientrare e che, dalle 12 del 15 aprile, termine perentoriamente ultimo, il nostro Porto Canale possa contare su nuove e concrete proposte di investimento”.   

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