Presentato LIST Port, progetto europeo per l’abbattimento del rumore nei porti
Riduzione del rumore prodotto dal traffico veicolare da e verso i porti per una migliore qualità della vita delle comunità locali ed una efficace organizzazione dell’operatività in banchina. È l’obiettivo del L.I.S.T. Port, acronimo di “Limitazione Inquinamento Sonoro da Traffico nei Porti commerciali”, progetto europeo, che rientra nell’ambito del programma Interreg –Italia Francia Marittimo, presentato questa mattina nella sala congressi della stazione marittima di Olbia – Isola Bianca. Un’iniziativa che ha come capofila l’Università di Cagliari ed un elenco di partner che comprende il Comune di Olbia, l’Ateneo di Pisa, l’Anci Toscana e Liguria, l’Accademia di Nizza e la Camera di Commercio di Bastia. Gruppo di lavoro consistente che vede anche l’apporto diretto dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, in campo grazie ad apposita convenzione siglata con il Comune olbiese. In dettaglio, LIST Port prevedrà il monitoraggio dei livelli di traffico e di rumore nei porti e nelle principali arterie stradali, per poi passare ad un vero e proprio modello virtuale di simulazione in grado di individuare nuovi scenari che possano arrecare, proprio attraverso lo studio di alternative a basso impatto acustico, maggior beneficio alle comunità locali. E, allo stesso tempo, proprio grazie ad una vera e propria riorganizzazione del traffico, migliorare l’operatività in banchina nelle fasi di imbarco e sbarco dei mezzi. “Come noto – ha spiegato Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna nel suo saluto di benvenuto – quello del rumore prodotto dagli scali marittimi e, più in dettaglio, dalle navi, delle auto in imbarco e sbarco, dalle imbarcazioni da diporto, dai mezzi pesanti e meccanici, è un problema che accomuna gran parte degli scali del mondo. In particolare quelli il cui limite portuale urbano confina (e spesso sconfina) nell’ambito cittadino. Un comune denominatore dei nostri porti sardi, attorno ai quali, nel corso della storia, si sono sviluppate intere città – pensiamo a Cagliari e ad Olbia, a Golfo Aranci, Santa Teresa e Porto Torres”. Una convivenza, quella fra porto ed aree abitate che, alla luce di una sempre maggiore sensibilità sulle tematiche ambientali, negli anni si è fatta sempre più difficile, qualche volta sfociando nello scontro. “Il LIST Port – ha continuato Deiana – è quindi un progetto di particolare importanza che avrà, non solo direttamente sullo scalo di Olbia, ma in generale per la portualità sarda, l’obiettivo di studiare e prospettare soluzioni per la riduzione del rumore generato dai porti, in particolare, quello derivante dal traffico veicolare che, specialmente nella stagione turistica, congestiona le arterie stradali cittadine, con evidente impatto di emissioni e di rumore sull’ambito urbano”. Una sfida nella quale, come lo stesso Presidente ha ricordato, l’Ente crede profondamente, accettando con entusiasmo la richiesta di collaborazione del Comune di Olbia, partner del progetto. “Una sensibilità – ha tenuto ad evidenziare il Presidente dell’AdSP – che l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ha manifestato cogliendo l’invito a partecipare e a destinare importanti risorse, sia economiche che professionali, a ben 14 progetti europei, gran parte inerenti ai temi ambientali ed in particolare al MON ACUMEN e al RUMBLE in tema di inquinamento acustico, così come, in materia di dragaggi ed impatto ambientale, ha avviato una collaborazione con la Regione Sardegna, Assessorato ai Trasporti, per i progetti SEDRIPORT e SEDITERRA, mentre lo studio sulla qualità delle acque nei porti viene demandata al programma GEREMIA. È, quindi, evidente lo sforzo della nostra AdSP per affrontare in maniera consapevole e responsabile tutte le tematiche ambientali connesse alle attività portuali, al fine di ridurre, quanto più possibile, l’impatto delle stesse sull’ambiente e migliorare la qualità della vita delle comunità locali”.